Gli occhi del mondo sono nuovamente puntati sulla Cappella Sistina, a undici giorni dai funerali di Papa Francesco. Oggi inizia il Conclave per eleggere il successore dell’apostolo Pietro. Sono 133 i Cardinali elettori, provenienti da ogni angolo del mondo, che si raccolgono in un clima di profonda preghiera e discernimento. Vivono in isolamento nella Casa di Santa Marta, spostandosi soltanto per le votazioni nella Cappella Sistina. In questo tempo di silenzio e raccoglimento, ogni contatto con l’esterno è interdetto: telefoni, internet, televisione e radio sono sospesi. La riservatezza è garantita da tecnologie avanzate.
La giornata inizia alle 10:00 con la Messa Pro Eligendo, celebrata dal Decano del Collegio Cardinalizio, Giovanni Battista Re. È un momento di preghiera e di affidamento allo Spirito Santo, affinché guidi i Cardinali nelle loro scelte. Nel primo pomeriggio, i Cardinali entrano in processione nella Cappella Sistina, dove, dopo la pronuncia dell’Extra Omnes, inizia ufficialmente il Conclave. Questo momento rappresenta un’esperienza unica, dove la storia e la fede si intrecciano in un gesto antico e sacro. Il Conclave è molto più di una semplice elezione: è un incontro con la preghiera, un atto di fiducia nella volontà divina. I Cardinali, uomini di diverse nazionalità, lingue e culture, sono uniti da un unico scopo: il bene della Chiesa e dell’umanità.
Il termine “conclave” deriva dal latino “cum clave”, che significa “con chiave”, a indicare il luogo chiuso dove i Cardinali si raccolgono, separati dal mondo, per vivere questo momento di discernimento. Ogni giorno, tra preghiere e riflessioni, procederanno con le votazioni, mentre in serata si attenderà la fumata nera o bianca che comunicherà al mondo l’esito del loro lavoro. È un tempo di attesa, ma anche di speranza. I fedeli sono invitati a unirsi spiritualmente a questo momento, pregando per i Cardinali e per la Chiesa, affinché lo Spirito Santo li illumini e li guidi. In questo cammino di fede, si rinnova la certezza che il Signore non abbandona mai la sua Chiesa, ma continua a vegliare su di essa. Nell’attesa del nuovo Pontefice, la Chiesa prega, spera e si affida alla volontà di Dio, certa che, come sempre, sarà guidata verso la luce.
Antonella Sedda