Sab. Mag 10th, 2025

Papa: “Ho scelto questo nome per Leone XIII la Rerum Novarum”.

Nel suo primo discorso al Collegio Cardinalizio, pronunciato sabato 10 maggio 2025, Papa Leone XIV ha voluto spiegare apertamente la ragione della scelta del nome con cui guiderà la Chiesa. Un nome che richiama con forza la figura di Leone XIII, il Pontefice della Rerum novarum, la celebre enciclica che alla fine dell’Ottocento pose le basi della Dottrina Sociale della Chiesa.

«Proprio sentendomi chiamato a proseguire in questa scia, ho pensato di prendere il nome di Leone XIV», ha dichiarato il nuovo Pontefice, chiarendo che l’ispirazione è legata in particolare al modo in cui il suo predecessore seppe affrontare la “prima grande rivoluzione industriale”. Allo stesso modo, ha spiegato, oggi la Chiesa si trova davanti a un’altra rivoluzione – quella tecnologica e digitale – che interpella profondamente la coscienza cristiana.

«Il Papa Leone XIII, con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro».

Nel resto del discorso, il Pontefice ha ricordato con affetto Papa Francesco, definendolo un esempio di “piena dedizione nel servizio e sobria essenzialità nella vita” e invitando i Cardinali a guardare a questo momento storico come a una tappa “del lungo esodo attraverso cui il Signore continua a guidarci verso la pienezza della vita”.

Ha definito se stesso “un umile servitore di Dio e dei fratelli, non altro che questo”, e ha ribadito di sentirsi sostenuto prima di tutto dall’“aiuto del Signore” e dalla preghiera della comunità cristiana in tutto il mondo.

Nel segno della continuità con il Concilio Vaticano II e con l’esortazione Evangelii gaudium di Papa Francesco, Leone XIV ha riaffermato i cardini del cammino ecclesiale: il primato dell’annuncio di Cristo, la conversione missionaria, la sinodalità, l’ascolto del popolo di Dio, la vicinanza agli ultimi e il dialogo con il mondo.

Ha concluso il suo intervento facendo proprio l’augurio di San Paolo VI all’inizio del suo pontificato: «Passi su tutto il mondo come una grande fiamma di fede e di amore…». E ha invitato i Cardinali a trasformare questo auspicio in “preghiera e impegno, con l’aiuto del Signore”.

By G&A

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