Mer. Mag 14th, 2025

Organizzare la speranza: il XIV Convegno regionale delle Caritas parrocchiali a Olbia

Una giornata di luce e fraternità ha riempito la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo ad Olbia, ieri 10 maggio, in occasione del XIV Convegno regionale delle Caritas parrocchiali. Un’intensa giornata all’insegna del dialogo e del confronto sull’impegno quotidiano delle Caritas parrocchiali e diocesane, dove si intrecciano gesti di solidarietà che diventano un faro di speranza per tanti. Ogni operatore Caritas, uomo o donna, si fa testimone vivo di un amore concreto, che si manifesta nel servizio al prossimo; un impegno che non è solo assistenza, ma un cammino di relazione, inclusione e condivisione, capace di costruire ponti nelle nostre comunità. Il Convegno, ha messo in luce questo prezioso servizio che è molto più di un aiuto materiale: è una scelta di vicinanza e un segno tangibile di umanità.
Un evento speciale dunque, che ha coinciso con il 50° anniversario della Caritas diocesana di Tempio-Ampurias, riunendo volontari provenienti da tutta la Sardegna per vivere un’esperienza di condivisione, riflessione e preghiera.


L’incontro, dal titolo “L’anno di grazia del giubileo, organizzare la speranza”, è stato un momento per guardare al passato e immaginare il futuro della Caritas. A coordinare i lavori, don Marco Statzu, delegato regionale di Caritas Sardegna, che ha accolto i partecipanti con parole di benvenuto. Presenti il vescovo Mons. Roberto Fornaciari, tantissimi sacerdoti provenienti dalla diocesi di Tempio Ampurias e non, l’assessora Simonetta Raimonda Lai di Olbia, il sindaco Settimo Nizzi e il vice presidente della Regione Sardegna, Giuseppe Meloni. Le parole di Padre Massimo Terrazzoni hanno aperto la giornata con una lectio carica di significato, seguita da un’intensa riflessione di Mons. Antonello Mura sul tema della speranza nell’isola. Tra i relatori, don Sandro Serreri, don Gianni Sini e Domenico Ruzzitu, direttore della Caritas diocesana di Tempio-Ampurias, che hanno raccontato la storia di cinquant’anni di servizio: un cammino fatto di bellezza, gratificazioni, fatiche e attenzione verso chi ha bisogno. Ogni intervento ha fatto emergere l’importanza di trasformare la carità in un’esperienza di prossimità. Dopo i saluti iniziali, il vescovo Monsignor Roberto Fornaciari ha preso la parola, soffermandosi sul valore dell’umiltà, ricordando l’esempio di Gesù che, con un gesto di straordinaria semplicità, lavò i piedi ai suoi discepoli. Monsignor Fornaciari ha sottolineato l’importanza di lasciarsi amare da Cristo e di accogliere il suo insegnamento di servizio e umiltà. Ha invitato i presenti a riscoprire la bellezza del lasciarsi amare, donarsi agli altri, proprio come Cristo si è donato a noi. Successivamente, Domenico Ruzzitu, direttore della Caritas di Tempio Ampurias, ha evidenziato come la crisi della povertà sia una realtà sempre più grave, non solo a Olbia. Nel suo intervento, ha fornito alcuni dati significativi: “Attualmente-ha affermato- sono attive 600 tessere della Caritas che, moltiplicate per tre, rappresentano circa 1.800 persone che si rivolgono quotidianamente alla Cittadella della Carità in cerca di sostegno.”Ha poi aggiunto che le necessità sono molteplici e non si limitano al solo cibo: numerose famiglie chiedono anche abbigliamento, prodotti per l’igiene e altri beni essenziali.
Dopo un caloroso momento musicale a cura della Scuola Civica di Olbia, i lavori sono proseguiti con un dialogo aperto tra i volontari, arricchito dalle loro domande e testimonianze. Si è riflettuto sulle sfide dell’organizzazione, sugli spazi per i giovani e sulla necessità di rendere i poveri protagonisti, non solo destinatari di aiuto. Il pranzo al sacco ha rappresentato un’occasione di fraternità, mentre la seconda parte della giornata ha visto nuovi spunti di riflessione e un confronto vivo. Le conclusioni sono state segnate da una preghiera comune e dalla celebrazione di una torta speciale per il 50° anniversario della Caritas diocesana di Tempio-Ampurias.
Le Caritas parrocchiali, cuore pulsante della missione pastorale della Chiesa, rappresentano una presenza costante e vicina, una porta sempre aperta per chi si trova in difficoltà. Grazie alla loro rete diffusa, offrono ascolto, sostegno e solidarietà a chiunque bussi. Il convegno di Olbia è stato un’importante occasione per rafforzare questi legami e ha favorito una collaborazione ancora più solida tra le diverse realtà territoriali, creando una comunità unita nella condivisione e nel servizio. Un convegno che ha lasciato in ogni partecipante non solo ricordi, ma un rinnovato desiderio di aiutare, di donarsi agli altri con il cuore aperto e la volontà di sostenersi a vicenda, organizzando ogni giorno la speranza.

Antonella Sedda

By G&A

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