Il 22 maggio, giorno della memoria liturgica di Santa Rita da Cascia, è stato vissuto con profonda devozione nelle parrocchie di Olbia. La santa dei casi impossibili, amata e invocata in ogni angolo del mondo, ha riunito anche quest’anno tantissimi fedeli che, portando nel cuore le proprie speranze e le proprie ferite, si sono ritrovati nelle chiese cittadine per affidarsi alla sua potente intercessione. La giornata ha avuto il suo momento più intenso con la recita del rosario meditato, la supplica e le invocazioni, che hanno fatto risuonare nei cuori la forza dell’amore silenzioso e sofferente di Rita. Una donna, una sposa, una madre e una religiosa che ha saputo trasformare il dolore in offerta, il perdono in vittoria del cuore.

Le chiese erano gremite: uomini e donne, giovani, anziani, famiglie con bambini, tutti raccolti in un’unica preghiera, stretti nel profumo delle rose, simbolo della santa e della sua capacità di fiorire nella prova. Ogni fedele ha portato con sé un mazzo di fiori, che è stato benedetto al termine della celebrazione, in un gesto che da sempre rappresenta speranza e fiducia nell’intervento celeste. Nella parrocchia di San Michele Arcangelo, la Santa Messa è stata celebrata alle 11:30, seguita dalla benedizione delle rose, mentre nella Sacra Famiglia alle ore 12. Nella chiesa della Madonna delle Salette, la mattinata è stata dedicata al rosario meditato, alla supplica e ai canti in onore della santa, in un clima di profonda partecipazione spirituale.

Nella parrocchia di San Paolo, la Santa Messa è stata celebrata alle ore 19, seguita da una processione molto sentita per le vie del quartiere. Un momento particolarmente significativo si è svolto presso la basilica di San Simplicio, dove alle ore 17 c’è stato il saluto ufficiale a Mons. Gian Franco Saba, arcivescovo metropolita e recentemente nominato nuovo Ordinario Militare per l’Italia che ha coinciso con questa giornata di festa in onore di Santa Rita da Cascia.

La celebrazione ha visto la partecipazione di numerosissimi fedeli, dei membri dell’Ordinariato Militare, e delle autorità civili e religiose del territorio, tutti riuniti insieme al Vescovo diocesano Mons. Roberto Fornaciari per rendere omaggio a Mons. Saba, testimoniando stima, affetto e gratitudine per il suo servizio pastorale. Santa Rita è un faro di pace e riconciliazione; la sua vita, segnata da dolori profondi – la perdita del marito e dei figli, l’ingresso tardivo in convento, la stimmate nascosta – è un esempio luminoso di perdono e abbandono fiducioso alla volontà di Dio. È ricordata come colei che riuscì a spezzare la catena dell’odio tra due famiglie in lotta, scegliendo la via della pace anche quando tutto sembrava perduto. È per questo che tanti si affidano a lei nei momenti di conflitto familiare, di divisione, di smarrimento: Rita continua ad essere segno di speranza, custode delle lacrime e mediatrice di riconciliazione. La città di Olbia, ancora una volta, ha mostrato il volto vivo della fede popolare, che si fa comunità, preghiera condivisa e gesto d’amore. E mentre le rose, benedette e strette tra le mani, venivano portate a casa, ciascuno portava con sé anche la speranza che Santa Rita, la santa della grazia, continui a camminare accanto ai cuori che soffrono, amano e credono.
Antonella Sedda