Riapre al culto, dopo un accurato intervento di restauro conservativo, la chiesetta campestre di San Leonardo, gioiello seicentesco incastonato tra le campagne galluresi. Sabato scorso la comunità ha celebrato con emozione la conclusione dei lavori, che hanno restituito splendore a un luogo molto caro agli abitanti del territorio.
Il taglio del nastro è stato affidato al sindaco di Calangianus, Fabio Albieri, affiancato dall’ex assessore regionale Andrea Biancareddu. Entrambi hanno sottolineato il valore identitario dell’edificio sacro, da sempre punto di riferimento per gli abitanti della zona. «Questo intervento – ha ricordato Albieri – è il frutto di un lavoro condiviso tra istituzioni e operatori locali, sempre nel rispetto delle linee guida dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi».

Il progetto di recupero, curato dall’architetto Piero Corda, è stato affidato all’impresa Fanti di Tempio e ha richiesto un investimento complessivo di 130mila euro. L’artista Antonio Asara ne ha curato le decorazioni. Tra gli interventi sono stati realizzati un nuovo altare e un ambone, entrambi in granito.
A celebrare la santa Messa è stato don Mauro Caldaras, parroco di Sant’Antonio di Gallura, territorio di riferimento nel quale ricade la chiesa.
