Sab. Lug 12th, 2025

Don Antonio: “Nemico della verità e della vita è l’orrore del vuoto”

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Intra Moenia
Non tutte le parti della nostra vita di evangelizzazione sono ad extra. Come “andate in tutto il mondo”, talvolta il Signore chiede di aspettare, pregare e rendersi conto del mistero della Sua relazione col Padre e lo Spirito Santo.
Se non sappiamo di annunciare ciò che abbiamo vissuto rischiamo di annunciare un parere e non la Verità.
Per verità, quella che lo Spirito riaccende nei nostri cuori, non intendiamo un indottrinamento di norme, ma fare esperienza, richiamando le categorie di Agostino, come cita il Santo Padre, di ritrovare Dio in se stessi e se stessi in Dio.
Nemico della verità e della vita è l’orrore del vuoto: “Se sapeste che vado da Padre vi rallegrereste”. L’allegria cristiana viene dalla conoscenza del suo volto, preparato dal Tabor, asceso sulla croce, Pacificato nella risurrezione, glorificato pienamente nell’Ascensione.
È cioè scoprire che Cristo è il Signore della storia e della nostra storia. Altrimenti questa storia invece che vitalizzarsi, ci dà l’asprezza del nulla e il nulla è la non vita per molti. Bisogna alzare gli occhi al cielo.

Don Antonio Tamponi

By G&A

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