Una scena già vista troppe volte. All’esterno del punto Caritas della parrocchia della Sacra Famiglia, a Olbia, si è ripetuto l’abbandono incontrollato di sacchi, scatole e vestiti usati, lasciati per strada da cittadini che, probabilmente in buona fede, si sono liberati degli armadi senza curarsi delle conseguenze.
La raccolta degli abiti destinati alle persone in difficoltà è un servizio prezioso, ma richiede rispetto. Il centro non è aperto tutti i giorni ed è gestito esclusivamente da volontari, che troppo spesso si trovano a dover fronteggiare una vera e propria emergenza igienica.
Gli indumenti lasciati incustoditi all’aperto vengono sparpagliati da cani randagi, gatti e rovistatori, trasformando l’area in un immondezzaio a cielo aperto. In queste condizioni, gli abiti diventano inutilizzabili e finiscono inevitabilmente nella spazzatura.
«Non è possibile lasciare tutto in vista – spiegano i volontari – perché ciò che viene donato sarà indossato da persone che, anche se povere, non hanno perso la loro dignità».
Dalla Caritas arriva quindi un appello alla responsabilità: donare sì, ma con attenzione e rispetto, nei giorni e negli orari indicati, e solo quando è garantita la presenza dei volontari. Il gesto di solidarietà non può trasformarsi in degrado.