Gio. Dic 5th, 2024

Olbia, presentato il progetto “La via dei patroni” per rilanciare il turismo tra spiritualità, arte e natura

Lo scorso 18 ottobre, all’interno della Basilica di San Simplicio a Olbia, si è svolta la giornata studio intitolata “La via dei patroni tra spiritualità, arte e natura”, un’iniziativa che mira a rilanciare il turismo nel territorio da Olbia a Castelsardo, puntando sulla valorizzazione dei beni paesaggistici, antropologici e storico-archeologici. L’obiettivo principale del progetto è quello di destagionalizzare il flusso turistico, incentivando la fruizione del territorio attraverso il turismo lento e il turismo religioso.

Il progetto, nato da un accordo tra la Regione Sardegna e la Comunità Episcopale Sarda, prevede la creazione di un cammino che unisce i principali luoghi di culto e di interesse storico della Diocesi di Tempio-Ampurias. Come ha spiegato l’archeologo Simone Falqui, responsabile del progetto, la diocesi comprende due realtà culturali ben distinte, quella dell’Anglona e quella della Gallura, entrambe ricche di specificità che possono essere scoperte attraverso un percorso che invita alla meditazione e alla spiritualità.

“Il modo migliore di mettere in comunicazione queste due realtà con le proprie specificità,” ha sottolineato Falqui, “è quello di creare un cammino che permetta alle persone di meditare, passo dopo passo, sulla spiritualità e la storia di questi luoghi.”

Il Vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias, mons. Roberto Fornaciari, ha evidenziato l’importanza di questo itinerario, spiegando la scelta del nome: “Sì, è il cammino dei patroni, l’abbiamo voluto chiamare così perché richiama i patroni della Diocesi di Tempio-Ampurias: San Simplicio, qui a Olbia, e Sant’Antonio a Castelsardo. Ma l’itinerario non collega solo queste due chiese principali, bensì attraversa altri luoghi di culto e di interesse storico-artistico che rappresentano la ricchezza del nostro territorio.”

“La via dei patroni” si propone quindi come un’opportunità per creare un ponte tra fede, cultura e natura, offrendo ai pellegrini e ai visitatori un’esperienza unica, lontana dai circuiti turistici più affollati, e al contempo stimolando la crescita sostenibile del territorio.

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