È iniziato ieri, nella casa parrocchiale di San Teodoro, il tanto atteso campo scuola estivo della Parrocchia Sacra Famiglia di Olbia, guidata dal parroco don Andrea Raffatellu. Un appuntamento che si rinnova di anno in anno e che rappresenta per tanti bambini e ragazzi un’esperienza educativa, spirituale e comunitaria indimenticabile. Un’occasione preziosa per socializzare, imparare a condividere, crescere nella responsabilità e nel rispetto reciproco, riscoprendo la bellezza dello stare insieme: senza distrazioni digitali, ma con il cuore aperto all’altro. I tre turni, riservati a fasce d’età comprese tra i 9 e i 13 anni, si svolgeranno nei mesi di luglio e agosto. Quest’anno il tema scelto è quanto mai significativo: “Pellegrini di speranza”, in sintonia con il cammino del Giubileo del 2025. Un invito a mettersi in viaggio insieme, passo dopo passo, con lo sguardo rivolto a Gesù, nella consapevolezza che ogni giorno può essere occasione di crescita, incontro e fede. L’obiettivo del campo scuola è camminare con i ragazzi, accompagnarli e farsi accompagnare in un percorso di scoperta reciproca, per imparare insieme a vivere meglio come cristiani, come fratelli e sorelle in Cristo. Ogni momento della giornata – dalla sveglia alle attività, dai pasti alla preghiera – sarà vissuto all’insegna della condivisione e del rispetto, per conoscere un po’ di più Gesù attraverso il volto e la storia dei nostri fratelli, consapevoli di essere tutti figli di un unico Padre. Nel primo giorno del campo scuola, don Andrea ha voluto introdurre simbolicamente il mini pellegrinaggio dei bambini con due oggetti carichi di significato: il bastone e la conchiglia. Il bastone, segno di Gesù che ci sostiene nel cammino e ci protegge nei momenti difficili, rappresenta la forza a cui appoggiarsi e anche la guida che scaccia il male. La conchiglia, invece, richiama l’antico simbolo dei pellegrini che la usavano per attingere l’acqua dalle fonti lungo il percorso: segno di sete di vita, di fede, e di rinnovamento interiore.

Ogni bambino e bambina, ha ricevuto questi due simboli in forma personale: saranno da decorare e personalizzare nel corso della settimana, affinché ciascuno possa renderli unici, come unica è la propria storia e il proprio cammino. Un gesto semplice ma profondo, che aiuterà i giovani pellegrini a sentirsi protagonisti attivi del loro viaggio verso la speranza.
Già dal primo giorno, l’ingresso nella casa parrocchiale – con l’accompagnamento emozionato delle famiglie – ha segnato l’inizio di una settimana speciale e si è riempita di entusiasmo e sorrisi. I bambini, hanno varcato il cancello con occhi pieni di emozione e zaini carichi non solo di vestiti, ma anche di aspettative e sogni.

Da subito sono stati accolti con gioia da animatori, catechisti e volontari, pronti a guidarli in questa esperienza di crescita. Durante la settimana, i partecipanti vivranno momenti di responsabilizzazione, contribuendo ai turni per le pulizie e alla gestione della casa. Ogni giornata sarà scandita da riflessioni, preghiera, meditazioni e naturalmente da giochi di squadra, gare, canti e momenti di sana competizione, pensati per valorizzare le capacità di ciascuno, favorendo lo spirito di gruppo e il rispetto reciproco. E’ previsto anche tanto divertimento, in riva al mare, nella splendida spiaggia de La Cinta, a pochi passi dalla casa.

I cellulari, da regolamento, saranno usati solo per brevi contatti con mamma e papà, per lasciare spazio all’incontro vero, fatto di parole, gesti, giochi e silenzi condivisi. Il Campo Scuola della Sacra Famiglia non è solo un’occasione per “staccare” dalla routine quotidiana, ma un piccolo laboratorio di fraternità cristiana, dove si coltiva la gioia dello stare insieme e si semina la speranza nel cuore dei più giovani. Un’esperienza che lascia il segno e che, anno dopo anno, continua a formare cuori aperti, mani generose e passi leggeri… in cammino verso il bene.
Antonella Sedda